Solo per stanotte

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Testo: Solo per stanotte
di Iole


Era tanto, un’infinità
Un tempo dilatato e denso
Che non fremevo né traboccavo 
di vita pulsante e piena 
Che mi scuotesse 
sì da obliare il buio solingo 
sì da volere un’ombra a fianco
Ed ora
Temo e fuggo la luna schietta 
Che m’intuisce sola
E m’illumina 
come corpo esangue e tristo 
A margine della realtà inerte


M’hai squarciato il petto
Ridestato i sensi,Riaperto un vano
Pronto ad accogliere e far spazio
Ad altro che non sia
Il mio vociar notturno e solo
E ora 
Tronco d’albero nudo 
In balia di venti furiosi
Sono e resto
A rimembrar sprazzi d’una notte
Mai esistita o forse sì
Ti ricompongo nel mio fantasticare 
T’afferro, trattengo 
-almeno tento
ma non ci sei 


Ti sei affacciato 
Una notte soltanto
Nella storia mia
-malconcia, intrecciata
Ne hai dettato un paragrafo
L’hai scritto tu
Coi tuoi occhi enormi
In cui mi son persa e trovata 
In cui sono annegata e resto
Succube e padrona
D'una parentesi onirica 
D’una intesa fugace, già svanita 
ma tattile e sensoriale
Come un lampo purpureo
Su tela opaca e tetra 

Ti smarrisco nel limbo
Tra cose volute, mai state 
E vissuto palpabile e prepotente
Ch’ingombra sensi e silenzi
Ch’affolla giornate e mente  

T’ho disegnato e narrato
Come materica proiezione del mio desio 
Ed ora mi guardo dentro
Osservo
Che rimane?
Calma piatta, sordo buio

qualche cellula impazzita e memore
Dei tuoi polpastrelli caldi e cari
Del tuo sguardo d’estasi
Che rimava colle mie voglie e attese  

T’ho sol sognato, forse vaneggiato
Eppure non capisco, non si spiega 
C’ho ancora il tuo profumo 
impresso
tra sensi e memoria 
Il tuo sguardo
tra pelle e core

Solo per stanotte testo di Iole
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